Sant’Agata, Catania , Catania in festa, Fotografia , Graziana Toscano , Folclore e religione
06/02/2023
Aldo Premoli
Le fotografie che ad ogni ricorrenza vengono scattate per S.Agata sono infinite. Come del resto è giusto per una celebrazione tra le più fantasmagoriche che esistano sul pianeta.
Il media della fotografia quest’anno poi è protagonista di mostre e celebrazioni ufficiali, quelle che sotto varia forma si ripetano anno dopo anno in questa occasione festiva.
SudStyle propone qui però una serie di scatti davvero fuori dall’ordinario. Sono parte di una serie di Graziana Toscano, una personalità già di per sé straordinaria per il suo percorso umano e professionale a cui da qualche anno ha affiancato quello di fotografa-artista, sempre più evidentemente giustificato.
Osservatele con attenzione: sono scatti solo apparentemente casuali. Sono coloratissimi energici e gioiosi, una sottile vena di divertimento li percorre tutti: Toscano ha un modo di guardare a quel che succede nella vita del tutto particolare.
Aldo Premoli
The photographs that are taken for S.Agata for each occasion are endless. As indeed is right for one of the most phantasmagorical celebrations on the planet. The medium of photography this year is also the protagonist of official exhibitions and celebrations, those which in various forms are repeated year after year on this festive occasion.
However, SudStyle offers here a series of shots that are truly out of the ordinary. They are part of a series of Graziana Toscano, a personality already extraordinary in itself for her human and professional career to which for some years she has added that of photographer-artist, increasingly evidently justified. Look at them carefully: they are only apparently random shots. They are colorful, energetic and joyful, a subtle vein of fun runs through them all: Toscano has a very particular way of looking at what happens in life.
Chi è Graziana Toscano? Lei si presenta così: “Diciamo che sono nata nell’ultimo mese di un anno, il 1969, che lascia gli anni ’60 per sempre e da cui si è pronti a ri-nascere in un nuovo decennio. Per cui una fine d’anno vestita di un nuovo inizio. È un po’ come mi sento, sempre dentro una nascita continua di cose, pensieri e attività. Un moto perpetuo, almeno è così che mia madre mi chiama. La fotografia è il mio generatore e propulsore, il fuoco davanti al quale ho la necessità di scaldarmi e nutrirmi, perché posso guardare la realtà da destra verso sinistra, da sotto a sopra, e soprattutto in obliquo, nella fotografia non ho regole fisse e questo è fondamentale, il simmetrico lascia il passo all’ asimmetrico e questo diventa divertente. Le linee, quelle rette, le diagonali, le orizzontali e i particolari, quelli muti, privi di scena. La mia ricerca si trova lì. Il dettaglio è l’ unica lente che da voce al contesto, l’ unico mezzo che rende unici”
Noi aggiungiamo che si tratta di una straordinaria professionista che esercita la sua attività di fisioterapista respiratoria a Catania. Che del suo lavoro di fotografa si sono già occupate diversi media, che le sue immagini sono apparse di recente in importanti collettive di arte contemporanea tanto l’estate corsa al Museo Civico di Noto che nell’inverno precedente a Villa Bernasconi in Cernobbio.
Aldo Premoli
Nato a Milano, vive tra Noto, Cernobbio e gli Usa, dove lavorano i suoi figli. A partire dal 1989 ha diretto periodici specializzati del settore abbigliamento come “L’Uomo Vogue”. Nel 2013 e 2014 dirige “Tar magazine”, rivista di arte scienza ed etica. Blogger di Huffington Post. Columnist del Linkiesta e Artribune è co-fondatore dell’Onlus Mediterraneo Sicilia Europa. Visiting professor presso Accademie di Belle Arti del Nord e del Sud Italia